Pietrapennata
Un viaggio tra roccia e storia
Si svelano i segreti di Pietrapennata, un angolo di Calabria dove la pietra, la storia e la natura si fondono in una narrazione viva e autentica.
Pietrapennata, un piccolo angolo di Calabria nascosto tra le colline verdeggianti e le montagne che sfiorano il cielo, è un paese che sembra uscito da una fiaba. Il suo nome evoca un’immagine di roccia e pietra, come a voler nascondere un segreto profondo, custodito gelosamente dalla natura e dalla storia. Le case di pietra che si arrampicano sulla montagna raccontano secoli di vita e tradizione, ma c’è qualcosa di ancora più misterioso che si cela tra le sue strade strette e silenziose: un’opera d’arte che è sopravvissuta al tempo, sfuggendo all’attenzione dei più, ma che oggi è pronta a rivelarsi a chi ha l’occhio attento per scoprirla.

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CENNI STORICI
La storia di Pietrapennata racconta di un paese che ha visto passare generazioni di contadini, artigiani e viaggiatori, ma anche grandi scultori e architetti calabresi. Tra questi, Antonino Gagini, il grande scultore del Rinascimento calabrese, noto per le opere che decorano alcune delle chiese più importanti della regione. Si dice che anche Pietrapennata abbia custodito una delle sue creazioni più belle, nascosta tra le pieghe della storia. La leggenda narra che, nel tardo Cinquecento, Gagini fu invitato dai nobili del paese per realizzare una delle sue opere più raffinate, destinata ad adornare l’altare della chiesa locale. L’artista, famoso per la sua maestria nel lavorare la pietra, accettò con entusiasmo, affascinato dalla bellezza selvaggia delle montagne e dalla serenità che regnava nel paesino. L’opera che realizzò, tuttavia, non è mai stata del tutto visibile. Fu collocata in un angolo nascosto della chiesa, ben protetta dal passare del tempo.
Luoghi da visitare
La Chiesa dello Spirito Santo: un luogo di devozione e pace
La Chiesa di Pietrapennata, detta Chiesa dello Spirito Santo, è un luogo di semplicità e pace che racconta la devozione della comunità locale. Le sue pareti sono ricoperte di affreschi e dettagli che risalgono ai tempi di Gagini. Ma il vero capolavoro dell’artista si trova in una cappella laterale, quasi dimenticata da chiunque, un angolo dove la luce del sole entra solo in alcune ore del giorno. Qui, tra le ombre della pietra, si nasconde una scultura che, pur essendo stata ammirata da pochi, conserva intatta la sua bellezza. È un capolavoro silenzioso che attende con discrezione chi è disposto ad ascoltare il sussurro della storia, a camminare con lentezza e curiosità tra le pietre di un paese che, nel suo cuore nascosto, cela ancora la sua bellezza più profonda.
La Scultura di Gagini: la Madonna con il Bambino
La scultura di Gagini rappresenta una Madonna con il Bambino, ma la sua singolarità sta nell’intensità dei volti e nella delicatezza delle mani scolpiti con una precisione che rende quasi tangibile nel legno il calore della carne. Il Bambino è raffigurato in un momento di serenità, ma con un’espressione di saggezza antica, quasi matura. La Madonna, con il suo sguardo dolce ma fermo, sembra avvolgere il Bambino con una protezione che trascende la dimensione terrena, come se volesse abbracciare non solo il figlio, ma l’intera comunità di Pietrapennata.
Il viaggiatore che si avventura nel paese, attratto dalle storie di questo luogo che sembra sospeso nel tempo, è spesso sorpreso di scoprire questa meraviglia nascosta. Nonostante l’umiltà del paese e la semplicità della chiesa, l’opera di Gagini è un incontro che lascia il segno, un momento in cui il viandante si sente in sintonia con la bellezza e la sacralità di questi luoghi.
I vicoli e la Vallata: racconti di storie antiche
Ogni angolo sembra raccontare una storia: la vista panoramica che si apre sui monti dell’Aspromonte, i vicoli silenziosi dove le voci degli anziani si mescolano al rumore del vento, le case di pietra che si arrampicano sulle pendici della montagna come se volessero sfidare il tempo. E ancora, nella vallata, i ruderi dell’antico Convento Basiliano e della Chiesa Bizantina di S. Maria dell’Alica, a Sud l’enorme Stele di Sant’Ippolito risalente al Neolitico… pervadono i sensi del viaggiatore.
Il Segreto di Pietrapennata: le bellezze nascoste dalla storia
Il segreto che il paese custodisce non è solo nelle sue bellezze naturali; è nella bellezza nascosta della sua storia, nelle opere d’arte che si trovano tra le pieghe della memoria, pronte a essere scoperte da chi sa guardare oltre.
Aspetti Culturali e Antropologici
Il Borgo: un labirinto di odori antichi
Nel cuore di Pietrapennata, il viaggiatore si perde in un labirinto di vicoli antichi, dove l’aria sa di pane casereccio appena sfornato e di olio extravergine d’oliva ottenuto da ulivi secolari. Sente le fragranze delle erbe aromatiche, raccolte nei piccoli orti, mescolarsi con il profumo intenso del formaggio pecorino e di quello stagionato prodotti artigianalmente secondo metodi tradizionali.
Le Tradizioni Culinarie: Gusto e Memoria
In questo borgo, ogni pietra racconta al viaggiatore di antichi banchetti e feste popolari, dove il gusto si intreccia con il rito quotidiano. La pasta fatta a mano, lavorata con dedizione e con gesti lenti e misurati, si svela come l’emblema di una tradizione che sa di terra e memoria. Il viandante vede le tradizioni culinarie esprimersi anche nei piccoli insaccati, in cui la carne locale si trasforma in storie di fatica e passione, e nei vini prodotti dai vigneti intorno al borgo, simbolo di un’agricoltura antica e radicata.
Dolci tradizioni tra i canti popolari
I sapori dei dolci tipici, preparati con ricette tramandate da generazione in generazione, si fondono con il suono dolce dei canti popolari che echeggiano durante le processioni religiose.
Feste religiose e tradizioni popolari
Le tradizioni religiose, scandite da feste patronali e da sacre processioni, si fondono armoniosamente con la quotidianità, regalando al viaggiatore emozioni intense. Ogni incontro con gli abitanti gli rivela un legame profondo con le usanze, dove il rituale del pasto è un momento sacro di comunione e festeggiamenti. Il viaggiatore, camminando, sente la presenza viva del passato e la forza dei riti contadini.
L’artigianato e la tradizione casearia
In questo borgo, l’artigianato si esprime attraverso la lavorazione di ceramiche e tessuti, mentre l’allevamento di capre e ovini arricchisce la tradizione casearia. La memoria del borgo si rivela in ogni dettaglio, in ogni gesto, in ogni parola sussurrata.
PUNTI DI INTERESSE
NUMERI UTILI
COMUNE DI MELITO
SETTORE TURISMO