PentEdattilo

Tra natura e memoria

Il sentiero verso la scoperta di borgo dipinto dalla fantasia

Nelle prime ore di un tiepido mattino di primavera, il viandante è in viaggio verso Pentedattilo, un piccolo borgo che sembra essere frutto della fantasia.

Quando il viaggiatore arriva in fondo al paese, si trova di fronte a una vista che fa perdere le parole: il borgo gli appare come una mano di pietra protesa verso il cielo, con le cinque dita incise dal vento e dalla storia. Pentedattilo si staglia sulla roccia, le case sono abbarbicate le une sulle altre, i vicoli sono tortuosi. Tutto ciò sembra sfidare le leggi della gravità. I monti dell’Aspromonte lo circondano come un abbraccio protettivo, mentre il vento che soffia dal mare porta con sé il profumo della macchia mediterranea. La maestosità delle montagne circostanti, unite alla bellezza del paesaggio, fanno sentire che in questo luogo la natura e la storia vivono in un equilibrio perfetto. La sua bellezza selvaggia e incontaminata affascina da sempre il viaggiatore, che oggi sta per vivere quella che diventerà una delle sue mete più emozionanti.

Lo stesso sentiero verso la scoperta si arrampica sulla montagna, offrendo un’esperienza ancora più suggestiva. Il viaggiatore, mentre è in cammino, sente che sta per giungere in un luogo che custodisce la memoria di secoli di storia.

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CENNI STORICI

Miti, conflitti e tradizione

La Storia di Pentedattilo:
la Storia di Pentedattilo: un racconto scolpito nella roccia che attraversa millenni, dalle origini greche alle vicende normanne e sveve, intrecciate a leggende intrise di passione e memoria.

Dalle origini greche alla tratta dei secoli

Salendo per i vicoli stretti e polverosi, la roccia sembra sussurrare i segreti di un tempo lontano. Colonia greca del VII sec. a.C., passata poi sotto il dominio romano divenne una delle principali tratte commerciali del Mediterraneo. Durante il periodo bizantino fu fortificato per difendersi dalle incursioni saracene, mentre in epoca normanna e sveva divenne un feudo di grande importanza.

Le leggende e il segno del tempo

Nel IX secolo Pentedattilo era già qui, forse solo una torre di guardia lungo l’asse che univa Reggio a Bova, un baluardo bizantino poi conteso dagli Angiò e dagli Aragonesi, assediato dagli Almogaveri. Uno degli eventi più noti della sua storia è la “Strage degli Alberti” del 1686, una drammatica faida tra le nobili famiglie Alberti e Abenavoli, che contribuì ad alimentare leggende di maledizioni e fantasmi legate al borgo. Al viaggiatore sembra ancora di vedere il sangue colare sulle pietre, mentre il lamento di donna Antonia si perde nel vento. In quel terribile giorno, il marchese Lorenzo cadeva con un ultimo gesto disperato, lasciando un’impronta eterna sulla rupe con la sua mano insanguinata. Ancora oggi, il profilo della montagna sembra rievocare la sua agonia. Il terremoto del 1783 segna l’inizio del suo declino, poiché gran parte della popolazione è costretta ad abbandonarlo a causa dell’instabilità del terreno.

La storia grecanica vista con gli occhi di oggi

Oggi, nel silenzio sospeso del borgo abbandonato, la luce dorata del tramonto si riflette sulla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, sulle tracce di un convento ormai spento e su San Cristoforo dipinto sulla roccia. La spiritualità avvolge la valle, mentre il tempo scorre lento e inesorabile come la fiumara al di sotto. La storia di Pentedattilo è intrinseca alla sua origine grecanica, a quel popolo che secoli fa si insediava sulle pendici dell’Aspromonte, portando con sé la lingua, le tradizioni e le usanze della Grecia antica. La cultura grecanica vive ancora a Pentedattilo, soprattutto nelle parole degli anziani che raccontano storie di un passato che non vuole svanire. La lingua greca, ancora parlata da alcuni abitanti, è una delle eredità più preziose di questa terra che ha resistito alle invasioni e agli sconvolgimenti storici, conservando la sua unicità.

Luoghi da visitare

Itinerari tra rovine e memoria

I Luoghi di Pentedattilo: un percorso tra rovine, castelli e chiese che narrano storie vive, dall’imponente Castello degli Alberti alla spiritualità delle chiese locali.

Percorrendo le strade del borgo

Il viaggiatore, con il cuore colmo di curiosità, inizia a percorrere le strette strade del paese, lasciandosi guidare dall’atmosfera di mistero che avvolge ogni angolo. Le case in pietra, vecchie ma solide, sembrano raccontargli storie di vita, di fatica e di speranza; ogni passo lo avvicina di più al cuore di Pentedattilo.

Tra castelli, chiese e fede nel tempo

A questo punto il viaggiatore decide di dirigersi verso i ruderi del Castello degli Alberti (sec. XVII), che svettava un tempo sulla cima del paese come un guardiano silenzioso che scruta l’orizzonte.

Il Castello di Pentedattilo, benché in rovina, è un’imponente testimonianza del passato del borgo. Costruito su una roccia che sembra scolpita dalla mano di un gigante, offre una vista spettacolare sulla valle sottostante e sul mare lontano. Il viaggiatore si ferma qualche istante per ammirare il panorama davanti a lui, la sensazione di essere sospeso tra cielo e terra lo riempie di emozione. Le pietre del castello, consumate dal tempo, raccontano le gesta dei nobili che hanno dominato queste terre nei secoli passati.
Un altro luogo in grado di toccare il viaggiatore è la Chiesa di Santo Gaetano Catanoso, dove la spiritualità e la storia si incontrano in un ambiente sobrio e carico di fede.

La bellezza di Pentedattilo non è solo nelle sue rovine e nel paesaggio straordinario. È anche nel cuore della sua gente, quei pochi, pochissimi che il viaggiatore incontra camminando per il paese. I volti degli abitanti, segnati dal tempo ma sorridenti, parlano di un legame indissolubile con quella terra, di una resistenza a tutte le difficoltà.

 

Aspetti Culturali e Antropologici

Tradizione e Gusto

La cucina, l’artigianato e i rituali tradizionali raccontano la storia viva di un borgo che unisce sapori, gesti e memorie senza tempo.

I sapori di una cucina millenaria

Pentedattilo cattura il viaggiatore attraverso l’irresistibile richiamo delle tradizioni culinarie rimaste sospese nel tempo. In questo borgo, la cucina locale si esprime attraverso piatti rustici che regalano sapori intensi e autentici. Ogni ingrediente, dal rosmarino fresco alle erbe spontanee, diventa parte di una sinfonia di aromi che richiama i vecchi riti contadini. La pasta fatta a mano, che si presta a essere condita con sughi ricchi e profumati, racconta di mani laboriose e di antichi rituali di preparazione. Il pane casereccio, fragrante e dorato, si accompagna con salumi e formaggi tipici, simboli di un’artigianalità che ha resistito alle intemperie dei secoli. Le botteghe del borgo propongono prodotti tipici, frutto di coltivazioni locali e di una passione tramandata di padre in figlio, tra cui conserve sott’olio, marmellate, succhi, composte e spezie. Dalle conserve ai vini locali, ogni assaggio racconta la passione e la dedizione degli abitanti, donando al viaggiatore un’esperienza enogastronomica autentica.​

Artigianato e feste: un inno alla vita

Pentedattilo celebra il connubio tra terra e umanità. La sua anima rivive nelle piccole botteghe artigianali dei pochi abitanti tornati alla loro terra. Negli ultimi anni, artisti contemporanei hanno iniziato a collaborare con gli artigiani per creare opere d’arte che riflettono il patrimonio culturale di Pentedattilo. Visitare i laboratori artigianali offre al viaggiatore l’opportunità di entrare in una dimensione artistica rara e suggestiva.

Pentedattilo vive anche nelle feste di paese, dove canti popolari e danze creano un’atmosfera carica di emozione e memoria. Il borgo si anima durante eventi culturali e musicali che celebrano le sue radici grecaniche. Tra questi, il “Pentedattilo Film Festival”, una rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi, che trasforma il borgo in un cinema a cielo aperto, attirando artisti da tutto il mondo. Inoltre, il “Pentedattilo: borgo in festa”, con spettacoli musicali dal vivo e intrattenimento, offre un’esperienza culturale immersiva di non minore importanza.

In questo scenario, il viaggiatore si ritrova immerso in un mondo dove la tradizione si fonde con la modernità, creando un racconto unico fatto di concretezza ed emozioni, un inno alla vita che trasforma ogni passo in un viaggio nei ricordi.

 

PUNTI DI INTERESSE

NUMERI UTILI

COMUNE DI MELITO
(+39) 0965 77 51 11